Innovazione, competitività, export sono la base per il rilancio e il futuro della nautica
Scommettere sui mercati tradizionali con approcci non tradizionali
La Convention ha messo gli imprenditori a contatto con alcuni dei principali poli di ricerca e innovazione tecnologica italiani: Costruire un’imbarcazione senza utilizzare gli stampi sarà possibile in tempi più brevi di quanto si pensi, mentre già oggi è possibile il controllo in remoto e la manutenzione predittiva.
L’Italia si conferma primo esportatore mondiale della cantieristica nautica
Positive le stime di crescita del fatturato delle aziende italiane del comparto che segna un +18% per il 2016
Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria: la Nautica è un settore chiave dell’industria italiana e asset strategico per la Liguria. La Regione sarà partner di Ucina nei prossimi tre anni con grandi progetti.
Prima dell’inizio della tavola rotonda, la Presidente di Ucina Confindustria Nautica, Carla Demaria, ha commentato con i giornalisti le stime di crescita del mercato nautico e le aspettative sul prossimo Salone Nautico di Genova comunicate ieri ai soci UCINA nell’ambito dell’assemblea privata:
“il 2016 ha registrato importanti segnali di ripresa frutto anche di proposte concrete e dell’attività di confronto e di dialogo costruttivo messe in campo da UCINA Confindustria Nautica a livello istituzionale negli ultimi 5 anni, che sono state recepite dal governo, Il trend positivo è confermato dalle analisi dell’Uffico Studi di Ucina Confindustria Nautica che stima una crescita del fatturato globale della nautica per l’anno 2016 del + 18%” (in occasione dell’Assemblea dei soci UCINA di dicembre 2016 la previsione era del +13%). Il dato verrà confermato ufficialmente al Salone Nautico di Genova (21 – 26 settembre) in occasione della presentazione della nuova edizione della Nautica in Cifre, la pubblicazione di UCINA Confindustria Nautica che da due anni viene realizzata in parthership con la Fondazione Edison.
Demaria ha aggiunto che: “Il nuovo corso del mercato nautico trova conferma nei numeri positivi della 57°edizione del Salone Nautico organizzato a Genova da UCINA Confindustria Nautica (21 – 26 settembre): il 92% degli espositori 2016 ha già confermato la partecipazione, con il 51% che chiede di ampliare lo spazio o la gamma di imbarcazioni esposte. Ad oggi sono 37 i nuovi espositori confermati, nomi eccellenti della nautica nazionale e internazionale tra i quali Azimut Yachts, Gottifredi Maffioli, Volvo Penta, Sea Ray, Zodiac. L’ufficio tecnico del Salone Nautico di conseguenza ha già provveduto a ridefinire il layout della superficie espositiva, che è stata ottimizzata aumentando il coefficiente di riempimento sia della darsena grande sia a terra”.
La tavola rotonda si è aperta con i saluti delle Istituzioni: Valerio Costa, Assessore al Bilancio del Comune di Santa Margherita Ligure, Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria, l’Amm. Giovanni Pettorino, Direttore Marittimo Liguria – Capitaneria di Porto di Genova e Paolo Emilio Signorini, Presidente Autorità Portuale del Mar Ligure Occidentale.
Il dibattito è cominciato con l’intervento di Luca Paolazzi, Direttore Centro Studi di Confindustria che ha dichiarato: “Gli scenari economici e di andamento del mercato dimostrano un forte ritorno dei mercati tradizionali e grandi possibilità di export e quindi di espansione in particolare negli USA, ma anche in UE”.
Infatti, l’analisi contenuta nella pubblicazione annuale del Centro Studi di Confindustria “Esportare la Dolce Vita” – realizzata tra le filiere di eccellenza di Confindustria tra cui Federlegno Arredo, Sistema Moda, UCINA, Federorafi ecc. – emerge che gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato al mondo per l’export con una crescita potenziale per le unità da diporto di 560 milioni di euro. Il mercato della nautica statunitense ha mostrato un’ottima ripresa dopo la crisi, con un tasso di crescita annuo del 6,7% in euro correnti nel periodo 2011-2015. Anche negli USA l’Italia si aggiudica la fetta di mercato più ampia con un 23,3% davanti a Canada, Francia e Messico, conquistando in otto anni il ruolo di leader sul mercato USA a discapito del Canada (nel 2007 la quota italiana era del 14,7%, mentre quella canadese era del 24,4%).
Dati confermati dal prof. Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison – partner scientifico della pubblicazione di UCINA Confindustria Nautica “La Nautica in Cifre” -, Professore di Economia Industriale e commercio estero all’Università Cattolica che ha affermato: “L’analisi condotta dalla Fondazione Edison in collaborazione con UCINA Confindustria Nautica, relativamente alle dimensioni delle industrie nazionali della nautica in Europa e in Nord America, ha non solo confermato la rilevanza dell’industria della nautica nell’economia italiana, ma ha messo in evidenza il suo ruolo di primo piano nel contesto internazionale.
L’industria della cantieristica italiana della nautica, composta da un mix di alcuni grandi gruppi e di un notevole numero di piccole e medie imprese (circa 1.200 e un fatturato di 2,5 miliardi di dollari) si posiziona, infatti, seconda alle spalle del colosso Usa (circa 1.250 imprese e 5,9 miliardi di fatturato), presentando dunque dimensioni pari a poco meno la metà di quelle della più importante industria mondiale della nautica. Ma ad emergere è anche la forza dell’industria europea, di cui l’Italia è leader indiscussa: le industrie dei tre soli principali Paesi europei (Italia, Francia e Germania) considerati insieme raggiungono le dimensioni degli Stati Uniti, generando un fatturato complessivo di 5,7 miliardi di dollari”.
Nel suo intervento Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis, ha analizzato la situazione del mercato da un punto di vista del profilo sociale dei consumatori e della propensione al consumo del ceto medio: “non c’è un problema di crisi del ceto medio ma di trasformazione della società. Di conseguenza avranno successo quelle realtà che fanno parte di una filiera lunga e di piattaforme territoriali solide. L’Expo di Milano è stato, ad esempio, una straordinaria occasione per mettere in risalto e dare valore alla città non soltanto come capitale economica del Paese ma anche per dare visibilità a food, moda ecc”.
Negli interventi successivi è stato approfondito l’attualissimo tema di Industria 4.0 ed indagati gli strumenti utili alle imprese per riorganizzarsi e valorizzare il brand, la produzione, il prodotto e la catena di distribuzione, con una visione di tutte le opportunità, a cominciare dalle prospettive dei mercati.
Marinella Levi, professore ordinario presso il Dipartimento di Chimica, Materiali ed Ingegneria Chimica del Politecnico di Milano, ha fondato nel 2013 +LAB, un laboratorio di stampa 3D tra i più innovativi al mondo: “La rivoluzione, quella che io amo chiamare manifattura 4.0 invece che industria 4.0, (la differenza è sottile, ma c’è quello che voglio dire che dobbiamo tornare al fare), passa dalla grandi opportunità offerte dalla stampa 3D. Noi abbiamo un approccio multidisciplinare aperto alla progettazione, alla didattica e all’esplorazione di nuovi settori applicativi di potenziale interesse. La nautica non ha ancora recepito a sufficienza le opportunità di questo settore che consente di produrre senza utilizzare stampi. Le conseguenze sia in termini economici sia produttivi sono facilmente intuibili: in tempi più brevi di quelli che possiamo immaginare oggi, sarà possibile stampare in 3D un’intera imbarcazione anche di 40 metri.”
Luca Dalla Villa, Business Developer IBM Italia e partner di Holonix, ha spiegato che grazie a IoT (Internet of Things), a breve sarà possibile il monitoraggio in tempo reale di tutti gli elementi che costituiscono un’imbarcazione e che sono soggetti a usura, quella che si chiama manutenzione predittiva.
Jacopo Cassina, CEO Holonix, spin off del Politecnico di Milano che si occupa di innovazione tecnologica: “Ben fatto” significa ‘Fare’ con un’elevata qualità che cresce nel tempo che va innovata costantemente. Noi lavoriamo sulla gestione della produzione che per esempio viene adottata in tempo reale alle condizioni meteo climatiche, e studiamo come viene utilizzata l’imbarcazione. L’obiettivo è quello di mettere in comunione mondo reale e mondo virtuale per creare prodotti innovativi e di qualità”.
Alberto Nobis, Amministratore Delegato DHL Italia: “Innovazione significa anche ottimizzazione dei processi e risparmio sui costi. Faccio un esempio per tutti: Ducati ha eliminato già da sette anni lo stock di magazzino negli stati Uniti e nel mondo. I ricambi Ducati sono distribuiti nel mondo da DHL in 24 ore sfruttando il fuso orario che ci consente di ricevere l’ordine di notte e di evaderlo in poche ore.”
Carla Demaria ha ringraziato tutti i relatori intervenuti “L’obiettivo della tavola rotonda era proprio quello di tracciare un percorso concreto per le aziende dell’industria nautica da diporto e rilanciare le grandi potenzialità di un settore d’eccellenza della manifattura italiana. L’andamento positivo del mercato e le iniziative a sostegno delle imprese devono essere supportate da progetti industriali che le aziende devono adottare per cogliere ogni opportunità e trovare nuove chiavi di lettura per affrontare i mercati, profondamente mutati. In occasione di questa due giorni di lavori, le imprese hanno avuto l’opportunità di prendere contatto con alcuni dei principali poli di ricerca e innovazione del Paese al fine di poter studiare le molteplici applicazioni già brevettate e allo studio personalizzandole per le loro aziende”.
In occasione dell’Assemblea privata di UCINA tenutasi ieri sono state inoltre annunciati 35 nuovi associati: Advanced, Agenziamagnum, Allegra, Apreafratelli, Aregai, Ascon, Asd, Cantieri di Ostia, Castalia, Dhl, Fiart rent, Hightechnology, Hpm, Ida, Leghe Leggere Campanella, Marina di Sanlorenzo, Med, Micad, Modelplast, Motonautica Luchetti, Mp network, Nadirmarine, Nauticaservice, Portosole Sanremo, Promat, Ptmarine, Rancraft engineering, Rossi fratelli, Seaguard, Slam, Tecnoseal, Tordimare, Tormarine, Tornado, Zodiac
Santa Margherita Ligure, 17 giugno 2017
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UCINA CONFINDUSTRIA NAUTICA è l’Associazione di settore aderente a Confindustria che dal 1967 ha la rappresentanza istituzionale di tutta la filiera della nautica- dalla cantieristica alla componentistica, dai servizi fino al turismo. Con 312 aziende associate, rappresenta oltre l’80% delle industria nautica nazionale e il 65% del fatturato totale e opera per la crescita del settore nautico, anche attraverso la proposta legislativa, la raccolta e la diffusione dei dati di settore, la diffusione della cultura del mare e lo sviluppo del turismo nautico.
UCINA opera a livello istituzionale come soggetto di confronto con le forze politiche, sociali e di governo e aderisce a Confindustria, Federturismo, Federazione del Mare, Comitato Fiere Industria, Fondazione Edison, Fondazione Sviluppo Sostenibile, condividendone principi e azioni. A livello internazionale, UCINA è presente negli Organi di Governo della Federazione mondiale ed europea, ICOMIA e EBI.
In linea con i propri scopi di promozione del settore nautico, UCINA organizza, attraverso la società I Saloni Nautici, il Salone Nautico di Genova, evento leader a livello internazionale e vetrina del Made in Italy.
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