Si chiama Eco Primus l’Optimist 2.0 costruito da Northern Light Composites, startup di Monfalcone nata dalla passione per il mare e per la vela di Fabio Bignolini, chief operations officer , Piernicola Paoletti, chief financial officer , e Andrea Paduano, chief technical officer.
Costruito interamente con fibre naturali, un’anima riciclata e una resina di nuova concezione che permette di recuperare a fine vita il manufatto Eco Primus vuole dare impulso a una nuova economia circolare del settore nautico: tutto ciò è possibile nel rispetto della sostenibilità e dell’innovazione. Northern Light Composites, si occupa di ricerca e sviluppo di fibre naturali e materiali riciclati per la costruzione di yacht da diporto, nasce come spinoff di Northern Light Sailing Team, associazione velica triestina protagonista nelle ultime stagioni nelle regate e dal know how di ex studenti universitari, già coinvolti nella costruzione di skiff sostenibili nell’ambito della 1001 Vela Cup, sfida tra atenei di tutta Italia.
Dopo Eco Primus progettata nel 2016 dal designer ungherese David Bereczki è pensata per la scuola vela e i primi passi in regata dei giovani velisti e per questo è stata definita Optimist 2.0 è lunga 2,42 metri Northern Light Composites, è ora al lavoro sul prototipo della serie “ecoracer”. Sarà la prima imbarcazione da regata costruita interamente in fibra naturale e resina ecosostenibile. Con Northern Light Composites lavorano il progettista Matteo Polli per le linee d’acqua, Matteo Sconocchia e Alessandro Pera per la ingegnerizzazione delle strutture, Gianluca Salateo per il piano di coperta e Roberto Baraccani per la produzione.
www.matteopolliyd.com