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Fa parte del progetto MICS Spoke 2 del Politecnico di Milano che mira a rivoluzionare la possibilità di personalizzazione degli yacht. È il progetto NEMO-Design 4 Yacht Flexible Customization che al 64° Salone Nautico Interazionale di Genova presenta un secondo prototipo risultato del lavoro di sviluppo di nuove metodologie di design e produzione che consentano di creare elementi e spazi su misura, senza gli sprechi tipicamente associati alla fabbricazione di componenti in materiali compositi e all’investimento in costose e rigide attrezzature di produzione.
Per superare queste difficoltà, NEMO propone un approccio basato sull’eco-design e su un ulteriore sviluppo nelle opportunità di sfruttamento dell’additive manufacturing, comunemente noto come stampa 3D. L’obiettivo è dimostrare come sia possibile realizzare componenti di allestimento personalizzati sugli yacht con un’impronta ecologica ridotta, risparmiando tempo e costi.
Il progetto NEMO è condotto da un team di ricerca del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, composto dai professori Andrea Ratti e Arianna Bionda, e dal ricercatore Massimo Piccioni. Questo gruppo lavora in stretta collaborazione con diversi partner, unendo competenze tecnico-scientifiche con quelle industriali per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di NEMO.
Tra i partner coinvolti, Natuzzi, il cantiere Wally e Nugae, azienda italiana specializzata in tecnologie additive nel campo nautico. Grazie alla collaborazione con i partner del progetto, è stato sviluppato un prototipo di un sistema di seduta multifunzione per il wallywhy100, realizzato tramite stampa 3D.
Principale caratteristica l’integrazione di nervature cave interne stampate in 3D per garantire elevate prestazioni strutturali. Un’analisi comparativa tra il componente prodotto con tecniche tradizionali e il nuovo prototipo ha evidenziato vantaggi significativi in termini di riduzione di tempi e costi di produzione, oltre a un notevole alleggerimento del peso complessivo.
