È stato presentato questa mattina a Parma, presso Palazzo Soragna, il Rapporto del Centro Studi Confindustria “Esportare la dolce vita – Bello e ben fatto: il potenziale del made in Italy nel panorama internazionale”, giunto alla 12esima edizione.
Come riporta il Rapporto, il BBF continua ad essere leva di competitività per il made in Italy. Il BBF e i suoi tratti distintivi sono la bandiera dell’italianità nel mondo. Questa categoria di prodotti racchiude in sé tutti quei beni che rappresentano l’eccellenza italiana in termini di design, cura nei dettagli, qualità dei materiali e delle lavorazioni. Si tratta di prodotti di elevata qualità che si distribuiscono in tutti i comparti produttivi, tra cui quello della nautica da diporto italiana che nel 2022 ha registrato un +33% di esportazioni rispetto alla media del triennio precedente.
In questo contesto la sostenibilità acquisisce un ruolo centrale nel perseguire di export delle imprese. L’interesse dei consumatori per la sostenibilità è un fattore non più trascurabile per conquistare nuove quote di mercato e garantirsi la fedeltà dei consumatori. Quasi il 70% di essi, infatti, prendono in considerazione la sostenibilità nelle proprie scelte di acquisto.
“Il prodotto della nautica Made in Italy è un prodotto sapiente – ha dichiarato Barbara Amerio, CEO del cantiere Permare e Consigliere Confindustria Nautica nell’ambito della tavola rotonda. Un cantiere trasferisce attraverso il prodotto tutta la sapienza italiana: siamo vetrina internazionale, facciamo viaggiare per il mondo anche accessoristica e componentistica. Occorre guadagnare reputazione e affidabilità per vendere all’estero, lavoriamo ogni giorno in questa prospettiva. In questo, la tecnologia rappresenta un elemento chiave per la competizione su mercati internazionali. Investiamo in innovazione, collaborando anche con start up e Università. Siamo sperimentatori e le nostre barche saranno laboratori per nuovi studi. Tutto il settore sta spingendo molto in questa direzione”.