TURISMO NAUTICO TRA I PRIMI SETTORI A TRAINARE LA RIPARTENZA DEL PAESE
VISITA UFFICIALE PER IL MINISTRO GELMINI: “NAUTICO SIMBOLO DEL SAPER FARE, DELL’ECCELLENZA E DELLA RIPARTENZA”
Crescono le reti d’impresa della nautica
La terza giornata del 61°Salone Nautico di Genova è stata aperta dalla VIII Conferenza Nazionale sul Turismo Nautico, con un focus sull’andamento del mercato e sui temi cruciali come anche la disomogeneità dell’applicazione dell’Iva in Europa, aperto dalla Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lalli e moderato dal Responsabile Rapporti istituzionali di Confindustria Nautica, Roberto Neglia.
Nonostante l’industria nautica stia vivendo un momento di grande crescita e, complessivamente, il comparto sia uno tra quelli che meglio hanno resistito alla crisi pandemica continuando a rappresentare un pilastro del Made in Italy e dell’economia italiana, il segmento del turismo continua a soffrire, sia per la perdita di una parte di clientela estera a causa delle misure anticovid, sia per alcune carenze normative. Si rivela necessaria una politica complessiva per il turismo costiero così come sono indispensabili misure che si estendano a tutte quelle componenti della filiera turistica che non hanno finora beneficiato degli strumenti di aiuto governativo.
“Il mare è una fondamentale risorsa economica per l’Italia, un bene ambientale da preservare attraverso meccanismi efficaci di tutela e protezione delle aree marine e costiere più sensibili, ha dichiarato la Presidente Lalli. Da qui nasce anche l’esigenza di individuare figure professionali sempre più in grado di valorizzare in maniera profonda la nautica e più in generale il mondo marittimo e la richiesta al Governo di affrontare il rilancio del comparto del mare e del turismo nautico, uno tra i primi settori a trainare la ripartenza del Paese”.
“Dopo un decennio di debole mercato nazionale, ha sottolineato il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, i porti turistici stanno recuperando fatturato grazie al turismo di prossimità, anche se non si sono ancora raggiunti i livelli pre-2008 e neanche quelli del 2018. Quel che gli operatori si attendono ora dal Governo per la ripartenza è la possibilità definitiva del saldo e stralcio sul contenzioso relativo ai canoni pregressi, la tutela delle norme nazionali dell’estensione delle concessioni al 2033 e la possibilità di effettuare riqualificazioni e dragaggi con il PNRR” .
L’on. Marco Buratti ha ricordato il lavoro parlamentare svolto attraverso l’accoglimento nel Decreto Agosto della norma che ha chiuso il contenzioso sull’aumento retroattivo dei canoni demaniali delle marine, in essere dal 2007. Resta appunto da risolvere il pagamento dilazionato delle eventuali differenze maturate dai conteggi, tanto più dopo una stagione disastrosa come quella del 2020 che non è riuscita a recuperare la buona performance del 2021.
Il Senatore Massimo Mallegni ha ricordato come i Sindaci siano stati lasciati soli in questa battaglia e, rispetto al tema della proroga delle concessioni al 2030, ha promesso un ulteriore impegno inderogabile del Parlamento qualora necessario.
Come evidenziato dal prof. Zunarelli, le stesse normative comunitarie riconoscono i porti, anche quelli turistici, come diffusori del perimetro della Direttivi servizi nota come Bolkestein. Per questo gli operatori chiedono il ritorno ad altre forme di evidenza pubblica e procedure di trasparenza come quelle che hanno sempre regolato il settore.
Il programma dei convegni di Forum è proseguito con “Le Reti d’impresa della nautica”, l’aggiornamento della mappatura delle reti del comparto a cura di RetImpresa.
“C’è necessità di fare sistema – ha dichiarato Alessandro Gianneschi, Vice Presidente e Presidente del settore Accessori di Confindustria Nautica.Considerando che il 25% delle barche mondiali vanno in USA, è importante raggrupparci per creare delle reti d’acquisto ad esempio nell’ambito degli accessori e della partecipazione alle fiere”.
Carlo La Rotonda, direttore Retimpresa ha aggiunto: “Sono 3 anni che veniamo al Salone Nautico a presentare i dati inerenti le reti d’impresa della filiera nautica. I dati di quest’anno evidenziano un ulteriore aumento delle reti e le collaborazioni tra le imprese nautiche. Nel 2020, i contratti di collaborazione tra le aziende del comparto sono il +13% in più rispetto al 2019. La durata media dei contratti di rete è di 3 anni e 190 giorni. Sono 687 le imprese della nautica in rete che partecipano a 572 contratti in rete con oltre 33 mila addetti. Quasi 2 mld il valore aggiunto ed oltre 7mld il valore della produzione. I dati testimoniano la multisettorialità del comparto e delle connessioni con anche le altre filiere del Paese”.
Riccardo Rotundo, ReteImpresa – area Startup, Innovazione e Nuove Tecnologie,ha illustrato la piattaforma Red (Reti e Dati) che consente di consultare i principali dati sui contratti di rete, visualizzandoli in modo interattivo:“abbiamo digitalizzato, con la collaborazione di Unioncamere, tutte le reti di impresa in una logica di open innovation. I dati della piattaforma sono aggiornati mensilmente. La piattaforma di RetImpresa è invece dedicata alle start-up che possono caricare le proprie idee. Al momento sono oltre 100. E’ un marketplace dove le start-up possono mettere al centro le proprie idee costruendo insieme collaborazioni con la possibilità di ottenere anche una certificazione blockchain”.
Sostenibilità ambientale e tutela della biodiversità sono stati gli argomenti al centro degli workshop che hanno completato il programma degli eventi al 61° Salone Nautico.
“RINAutic Live: Nautica, obiettivo green”, a cura di RINA Services, sulla promozione della sostenibilità ambientale nell’ambito della nautica, Un evento itinerante, volto a sensibilizzare l’opinione pubblica e gli addetti ai lavori verso “l’obiettivo green”, ovvero la de-carbonizzazione dei propulsori marini grazie a una serie di valide alternative come la combustione interna con combustibili alternativi (idrogeno, metanolo), la propulsione elettrica e quella ibrida. Un futuro ancora da scrivere, di eccezionale importanza strategica, che riguarda tutti i settori della nautica, e non solo. Sul palco, al fianco dei rappresentanti del RINA, anche Stefano Pagani, responsabile dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica.
Ha chiuso il programma, l’workshop “Scafi puliti – essenziali per una nautica sostenibile e per la biodiversità marina” a cura di ICOMIA, International Council of Marine Industry Associations , rappresentata da Albert Willemsen. L’appuntamento, cui hanno partecipato inoltre Stefano Pagani Isnardi, responsabile dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, Jasmine Ferrario, IMO GloFouling project, Simone Garofoli, Gruppo Boero, Roberto Perocchio, Presidente Assomarinas, Fabio Terzaghi, Keelcrab, ha messo in evidenza la necessità sempre più forte di preservare la biodiversità marina attraverso il controllo del rischio causato dalle specie invasive che possono spostarsi con le navi e le imbarcazioni da diporto.
Visita ufficiale al Salone Nautico per il Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Mariastella Gelmini che ha dichiarato: “Sono molto felice di essere qui al 61° Salone Nautico, un evento significativo perché simbolo del saper fare, dell’eccellenza e della ripartenza. Constato con piacere il grande impegno e l’attenzione delle aziende nautiche per la sostenibilità, tema di estrema attualità e al centro del Piano nazionale di rilancio del Paese”.