AL SALONE NAUTICO DI GENOVA LA TERZA EDIZIONE DEL WORLD YACHTING SUSTAINABILITY FORUM ORGANIZZATO DA IBI E CONFINDUSTRIA NAUTICA
TRA I TEMI TRATTATI GLI EFFETTI DELLE ESG SULLA NAUTICA E LA SUA FILIERA NEL BREVE E LUNGO TERMINE E LE STRATEGIE CHE PLASMERANNO L’INDUSTRIA DEL DOMANI
Durante la seconda giornata Salone Nautico Internazionale di Genova, presso la Sala Forum del Padiglione Blu (Centro Tech), si è tenuta la terza edizione di “Shaping the future. World Yachting Sustainability Forum”. L’evento, organizzato da Confindustria Nautica in partnership con International Boating Industry (IBI), la più importante piattaforma di intelligence nautica Mondiale, è stato un momento importante per parlare di come le Environmental, Social and Governance (ESG) – le normative ambientali, sociali e di governance – impattino sullo yachting e quali sono le sfide che la nautica da diporto deve affrontare in tema di sostenibilità.
Alla tavola rotonda, moderata da Ed Slack, caporedattore di IBI, sono intervenuti Margherita Sacerdoti, Investor Relations & Sustainability Ferretti Group; Erik Stromberg, Vice-President Power & Motor Yacht Development Beneteau Group, Nicola Pomi, Director of Global Yacht Business Volvo Penta, Paolo Moretti, CEO di RINA Services e Andrea Guido Technical & New Product Development di Sanlorenzo Yacht.
L’evento è stato introdotto da Andrea Razeto, Presidente I Saloni Nautici: “Confindustria Nautica è orgogliosa di sostenere questa terza importante edizione del WYSF al Salone Nautico di Genova. La nostra Associazione sta spingendo per sensibilizzare le aziende associate alla compliance ESG, in quanto si tratta di una questione davvero critica per la crescita futura del settore nautico. La giornata di oggi segna per Confindustria Nautica l’inizio di un percorso comune con RINA Services al fine di definire una roadmap di servizi e attività ESG rivolti all’intera filiera della nautica. Tra queste, stiamo valutando la possibilità di creare una piattaforma digitale comune per gestire la certificazione ESG, la formazione e lo scambio di informazioni. Questo sistema aiuterà i cantieri e i loro fornitori a comprendere l’attuale livello di conformità ai criteri ESG e a creare il percorso migliore per raggiungere gli standard più adeguati negli aspetti ambientali, sociali e di governance”.
Gli intervenuti alla tavola rotonda, hanno esposto il proprio modello di business e le singole esperienze volte a orientare le loro aziende verso un atteggiamento più sostenibile. Si sono analizzate strategie e discusso temi focali, fra cui il percorso verso la decarbonizzazione, il corretto sviluppo delle infrastrutture necessarie al settore nonché l’ideale applicazione delle nuove tecnologie disponibili, infine come affrontare i problemi pratici legati alle applicazioni ESG, i vantaggi commerciali di lavorare oltre la conformità e l’impatto sull’innovazione nel settore della nautica da diporto. Fondamentale per raggiungere scopi coesi il dialogo, la collaborazione e il teambuilding fra le varie realtà dell’industria nautica.
Secondo uno Studio della società di gestione dati ESG Book, le normative ambientali, sociali e di governance (ESG) sono aumentate esponenzialmente negli ultimi dieci anni con un incremento del 155%: un fenomeno che riflette la rapida crescita degli interventi politici basati sulla sostenibilità. Che nei prossimi anni si farà sempre più preponderante nella nautica.
Al riguardo il moderatore Ed Slack di IBI ha sottolineato che: “Dall’incremento delle normative, a monte, alle esigenze degli investitori di proteggersi dal green-washing sino alla crescente domanda di soluzioni sostenibili da parte dei consumatori, è solo questione di tempo prima che le PMI, realtà che costituiscono la maggior parte del nostro settore, vengano trascinate nell’orbita della conformità con serie ramificazioni e implicazioni di costo. È fondamentale stabilire standard di settore e lavorare in modo collaborativo per aiutare il settore a orientarsi verso strategie ESG efficaci”.
Dal confronto è emerso che c’è ancora molto da fare, soprattutto per quanto riguarda l’end of life di un prodotto.
Ed Slack ha poi invitato a partecipare al talk anche Dan Lenard, co-fondatore dello studio di progettazione Nuvolari Lenard, il quale ha portato la sua esperienza come progettista di megayacht, settore dell’industria spesso stigmatizzato. “È importante comunicare cosa c’è dietro la costruzione di uno yacht”, ha affermato “soprattutto mettere in evidenza l’alto livello di tecnologia che ai vari livelli viene applicata per la realizzazione di questi opere uniche”.
Lo yacht designer, infine, ha presentato il suo progetto Vela Code e la sua visione per un domani più ecosostenibile che coinvolge il problema dell’assorbimento della CO2 da parte degli Oceani, oggi poco evidenziato. Il progetto di Dan Lenard si concretizza nel riciclo di un racer: non un progetto nuovo, senza brand di costruttori, da utilizzare come ambasciatore di messaggi sostenibili. Un progetto navigante per educare ad azioni nobili verso l’ecosistema, basato un codice comportamentale. Sulla barca le aziende con le loro idee potranno navigare portando in giro il loro messaggio green. Il team di esperti che lavorano a progetto sta lavorando dal 2019; si auspicano collaborazioni anche con le università di tutto il mondo.